La Perla del Tirreno

Santa Marinella, denominata la “Perla del Tirreno” per il suo litorale orientato a mezzogiorno e per il clima mitigato dalla presenza dei Monti della Tolfa, è una meta incantevole che alterna insenature rocciose e sabbiose, regalando spettacolari tramonti sul mare. Popolata tutto l’anno, la cittadina è la destinazione ideale per chi intende concedersi anche solo un week-end di relax in ogni stagione, come testimoniano le deliziose residenze estive in stile Liberty che impreziosiscono il borgo. Non solo benessere, ma numerosi sono anche i percorsi culturali che si intrecciano nel territorio che circonda il Marina, ripercorrendo i fasti della civiltà etrusca e dell’Impero Romano. Infine, passeggiando lungo il litorale non è raro incontrare giovani surfisti che, tavola al seguito, si preparano a cavalcare le maestose onde che si sviluppano grazie alla particolare posizione della costa e alla morfologia dei fondali.

Surf e immersioni

Il litorale di Santa Marinella si estende per circa 22 km, compreso tra la località Baia di Ponente, a circa 8 km dalla città di Civitavecchia, ed il castello di Santa Severa, che aggiunge spettacolarità agli incantevoli profili delle sue spiagge di sabbia chiara e scura. Da un lato i monti, dall’altro il mare, uno dei più belli della zona intorno a Roma, con le sue scogliere a picco e la vegetazione mediterranea ben integrata in una costa estremamente variegata. É un litorale roccioso nella zona nord, dove spiagge dall’aspetto selvaggio, si alternano a brevi tratti sabbiosi attrezzati con stabilimenti balneari. Proseguendo verso sud incontriamo un tratto di costa caratterizzato da una serie di palafitte a schiera che si susseguono fino a Capo Linaro, dove la costa si presenta quasi per tutta la sua estensione ricca di spiagge sabbiose e moderni stabilimenti balneari, che ne fanno una location perfetta per coppie e famiglie che qui troveranno relax e svago nella quiete della routine quotidiana. Santa Marinella è soprattutto una meta ambita dagli amanti del surf ed infatti, la particolare conformazione delle baie presenti nella zona, che porta i venti e le correnti marine ad incanalarsi in modo del tutto particolare, ha reso possibile in alcuni tratti, come Banzai beach, lo svilupparsi di onde tali da suscitare l’attenzione dei surfisti di tutto il Mediterraneo. I fondali di Santa Marinella regalano invece agli appassionati di immersioni e ai fotografi paesaggi subacquei di rara bellezza, che è possibile esplorare con il supporto di Abyss Divers, il diving center con sede in Marina. Il centro organizza corsi subacquei per tutti i livelli, fornendo ai partecipanti tutta l’attrezzatura necessaria per ammirare questi meravigliosi siti caratterizzati da relitti, secche e pareti popolate da fauna e flora mediterranea. A pochi passi dal porto, si segnalano due interessanti punti di immersione subacquea: la Parete Pierucci, lunga quasi 1 km e costellata da piccoli coralli, gorgonie gialle, margherite di mare e numerose tane di aragostine e gronghi; e il Relitto Liburna, una posacavi affondata circa 30 anni fa allo scopo di evitare la pesca a strascico. Il relitto è in assetto di navigazione con la prua a ponente ad una profondità di circa 38 m.

Roma, città eterna

Le tracce indelebili della storia, dell’arte e della cultura che hanno plasmato il moderno Occidente si rivelano agli ospiti di Marina di Santa Marinella attraverso un viaggio in treno di appena 35 minuti. Tanto basta per immergersi nel più grande museo a cielo aperto del mondo: Roma. Città in cui l’offerta turistica ha una portata immensa, difficile da interpretare, visto che spesso anche i romani hanno difficoltà a conoscere il cuore più intimo dell’Urbe, la visita della “Città Eterna” deve essere modellata sulle proprie esigenze e desideri, partendo senza dubbio dalla maestosità dei suoi monumenti, delle sue cupole e delle sue piazze, perdendosi in una storia millenaria che appare ad ogni angolo della città, anche nella sua periferia più estrema. Per regalare agli ospiti di Marina di Santa Marinella un’esperienza autentica, si parte alla scoperta di Roma con qualche prezioso consiglio di un amico romano che aprirà uno spaccato sugli angoli della città meno battuti negli itinerari turistici tradizionali. La nostra visita inizia subito con il Ghetto Ebraico, culla enogastronomica della città, dove si rievocano quotidianamente i tipici costumi sociali del luogo: gente seduta a “sparlare” e “osservare” il frenetico via vai di persone tra i bar del quartiere, intorno al Portico di Ottavia, o magari nei pressi della Fontana delle Tartarughe, custode di tante leggende, per concludere il tour sulle sponde del Tevere, all’Isola Tiberina, la più piccola isola abitata del mondo. Continuando questo singolare itinerario nel centro storico, è ora di ristorarsi con un aperitivo al Bar del Fico, a due passi da piazza Navona e dai suoi caffè animati da allegri artisti di strada. Nel periodo natalizio, in particolare durante l’Epifania, la piazza si riempie di giostre e attrazioni per i bambini perché il folklore romano vuole che a consegnare i regali ai più piccoli sia la strega e non Babbo Natale!

Se è vero che le più incantevoli capitali europee svelano il loro volto solo se ammirate dall’alto, a Roma è d’obbligo concedersi una bella passeggiata al Gianicolo, uno dei celebri sette colli della città. Da qui sarà facile giungere all’Orto Botanico, splendido parco nel cuore di Trastevere, il vero fulcro della movida romana con Ponte Sisto a farle da sfondo. Per i più curiosi di cogliere l’anima aristocratica della città, andando alla scoperta delle residenze tradizionali della nobiltà capitolina, immancabile è la sosta a Palazzo Ruspoli, con la sua splendida scala di Caetani formata da 120 gradini di marmo e considerata una delle quattro meraviglie di Roma. Non molto conosciuto, ma un vero capolavoro d’architettura è Palazzo Spada, oggi sede del Consiglio di Stato, che inganna gli spettatori grazie alla Galleria prospettica del Borromini, un gioco prospettico tipico del periodo barocco ed ospita uno dei più bei mappamondi della città. Da non perdere Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, che spesso resta illuminato di sera nel salone principale (anche se non visitabile), lasciando scorgere dall’esterno gli splendidi affreschi di uno dei salotti bene della città. Roma è soprattutto una città generosa con tutti, non solo vera pietra miliare della storia e della cultura, ma anche catalizzatore di innovazione e sperimentazione. L’immagine più veritiera di tale vocazione sono le frizzanti opere di arte moderna e contemporanea esposte nei musei MACRO. Questa recente realtà museale ha due sedi distinte tra loro: MACRO Testaccio, situata nel vecchio mattatoio al centro del Quartiere Testaccio, culla della romanità più genuina, che ospita d’altronde un originale esempio di discarica specializzata di epoca romana, e il MACRO di via Nizza, subito fuori le Mura Aureliane, nei pressi della Breccia di Porta Pia, simbolo dell’Unità d’Italia. Oasi di stile inaspettata e bizzarra è il Quartiere Coppedè, che sorprende per l’ubriacante mistura di 17 villini e 26 palazzine con torrette toscane, sculture liberty, archi moreschi, gargolle gotiche, facciate affrescate e giardini con palme, tutto opera dall’architetto fiorentino Gino Coppedè. Il cuore del quartiere è indubbiamente piazza Mincio con la sua splendida Fontana delle Rane, anche nota per il bagno che i Beatles vi fecero vestiti dopo un loro concerto tenuto nella vicina discoteca Piper. Per una pausa di relax in pieno centro città, i luoghi più indicati sono le vicine Villa Torlonia, Villa Paganini o Villa Ada, parchi in cui regna il verde e dove è lecito concedersi un picnic esclusivo, una passeggiata o jogging nella natura.

La Costa degli Etruschi

Santa Marinella, conosciuta in epoca romana come Punicum, vanta un porto naturale, utilizzato sin dai tempi degli insediamenti etruschi. La tradizione vuole che fossero i monaci Basiliani, verso l’anno mille, ad aver costruito il villaggio e la chiesa dedicata a Santa Marina sul territorio dell’antica Punicum, intorno all’insenatura utilizzata anche dagli Etruschi come approdo, dove oggi sorge proprio Marina di Santa Marinella. La città etrusca di Pyrgi si sviluppava tutto intorno al porto per una estensione di circa 10 ettari, comprendente oltre all’area oggi occupata dal borgo castellano anche l’area del santuario situato all’estremità meridionale. A fare da sfondo al Porto Turistico, tra pini e palmizi, c’è il maestoso Castello risalente al XIV secolo, a lungo conteso tra le più importanti casate nobiliari di Roma, come i Colonna e i Borgia, oggi di proprietà della famiglia Odescalchi, da cui il nome. A pochi passi dalla cittadina di Santa Marinella si erge un’altra costruzione storica di grande prestigio, il Castello di Santa Severa, collocato in una delle più importanti aree archeologiche sulla costa tirrenica a nord di Roma. Varcando le mura del suo borgo fortificato si entra nel Museo del Mare, che ripercorre le rotte seguite da Ulisse e dai mercanti greci svelando i meravigliosi reperti scoperti durante le indagini subacquee. Da Santa Marinella si raggiunge, in pochi minuti di auto, Cerveteri, patrimonio dell’Unesco, che con la sua necropoli etrusca è uno dei siti museali all’aperto più importanti nel Mediterraneo. Questo viaggio nella civiltà etrusca prosegue a Tarquinia, “La prima pagina della grande pittura italiana” per le sue eccezionali tombe dipinte, ornate con scene di caccia, pesca e giochi. Percorrendo l’itinerario tra le tombe della necropoli dei Monterozzi, gli affreschi ben conservati in questo sito sembrano quasi osservare il visitatore nella penombra di un’era lontana e affascinante, in cui la società etrusca era dominata dalle donne.

Da non perdere a tavola

Se l’Italia è considerata la patria della dieta Mediterranea, Santa Marinella e i suoi dintorni riflettono alla perfezione questo stile alimentare sano e gustoso. Proprio da queste zone infatti parte la celebre Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane: un itinerario che inizia dalla Via Aurelia, a pochi km da Roma, in uno scenario che vede alternarsi campi coltivati, oliveti e pascoli, ma soprattutto un’ampia varietà di aziende agricole, in particolare nei pittoreschi borghi medievali di Torrimpietra e di Ceri, a Cerveteri, a Tolfa e sul lago di Bracciano. Vero protagonista del percorso è senza dubbio il vino, in particolare le due certificazioni DOC Cerveteri e Tarquinia, nonché la nuova IGT Costa Etrusco Romana. Oltre ai vini eccezionali, il patrimonio agroalimentare di queste terre è davvero ricco in quanto può contare su campagne fertili che producono ortaggi d’eccellenza, come il carciofo IGP di Ladispoli o il pomodoro di Trevignano, senza dimenticare la radicata tradizione casearia, esemplificata dal “caciofiore” di Columella, un formaggio prodotto ancora oggi seguendo la descrizione e la ricetta originaria dal suo inventore Columella, databile al I secolo d.C. Non è possibile poi lasciare la città di Roma senza un assaggio della celebre cucina romanesca, con i suoi piatti più tradizionali come i carciofi “alla giudia” o i tagliolini cacio e pepe o “alla gricia”. In zona Campo de Fiori si può gustare un ottimo filetto di baccalà, mentre chi è alla ricerca di un pranzo veloce in versione street food senza dubbio apprezzerà in estate la pizza bianca con prosciutto crudo e fichi del Forno di Piazza di Campo de Fiori oppure i supplì rossi e bianchi a Via dei Banchi Vecchi. Su tutto il litorale romano, soprattutto tra Santa Marinella e Santa Severa, la cucina della tradizione è di stampo marinaro curata con la semplicità di una volta, infatti tra le pietanze locali più apprezzate si annoverano gli spaghetti con le telline, eccellenti grigliate di pesce e cozze con la cicoria. Degna conclusione di tale viaggio nei profumi e sapori locali è un bicchiere di Sambuca, liquore italiano tra i più noti nel mondo, nato alla fine del XIX secolo a Civitavecchia, dove ancora oggi si produce. Il luogo ideale dove sorseggiarlo è senza dubbio il ghetto di Civitavecchia: qui la movida locale e ottimi ristoranti fanno da padrone tutto l’anno.

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